LIBERAZIONE DI ESIONE DA PARTE DI ERACLE

 

 
IL CULMINO DI UNA PROFICUa COLLABORAZIONE

 

Al suo apice (periodo dell'antica Roma), Atina, città potente e fiorente, fu luogo di residenza e di passaggio per molti uomini illustri.

Una delle tante testimonianze di questo ricco passato è illustrata da un mosaico rinvenuto in località Settignano in Atina nel 1760. Fu immediatamente trasportato a Napoli. Notata dal famoso archeologo Winckelmann, fu acquistata dal cardinale Alessandro Albani e trasferita nella sua casa di Roma.

Nel 1852, Villa Albani e la sua collezione d'arte furono acquistate dal principe Torlonia, da cui la villa prende il nome attuale, e dove il mosaico è conservato ancora oggi.

Sfortunatamente, nessuna foto di questo mosaico era disponibile fino ad ora. La maggior parte degli Atinati non era nemmeno a conoscenza della sua esistenza e della sua stretta connessione con la Storia di Atina. Ecco perché, nel 2020, venuta a conoscenza dell'esistenza di questo prezioso mosaico, Euratina decise di approfondire l'argomento, e inizio’a contattare la Fondazione Torlonia con l'obiettivo di ottenere un diritto di rappresentazione del mosaico.

Tre anni dopo, grazie alla tenacia della nostra associazione, alla collaborazione del comune di Atina e alla benevolenza e nobiltà della fondazione, Atina ha potuto per la prima volta nella sua Storia contemplare una riproduzione a colori a grandezza naturale di questo superbo mosaico nel Palazzo Ducale di Atina.

Speriamo di vedere presto, definitivamente, la riproduzione esposta nel Museo Archeologico di Atina e della Valle di Comino.

Nel frattempo, abbiamo ottenuto il permesso di pubblicare l'immagine sul nostro sito web?

 

Articolo di stampa:

https://www.linchiestaquotidiano.it/news/2023/01/25/atina-da-villa-torlonia-esposta-a-grandezza-naturale-l-imma/52362

 

Si prega di notare che qualsiasi uso successivo di questa foto è vietato senza il preventivo consenso scritto della Fondazione!

 
UN PO' DI STORIA

 

Ercole (Eracle corrisponde all'Ercole della mitologia romana) figlio di Zeus, uno degli eroi della mitologia greca, intraprese dopo le sue imprese nelle 12 opere più famose, una serie di spedizioni intorno al mondo tra cui una che lo riportò nella leggendaria città di Troia.

Ercole trovà la citta di Troia in uno stato di crisi! Infatti, il re Laomedon di Troia avendo ingannato Poseidone e Apollo non pagandoli per la costruzione delle mura della città dovette subire rappresaglie.

Poseidone inviò un grande mostro marino, trovando la sua pacificazione solo nel voler divorare la principessa, Esione, che rischiava quindi di essere incatenata ad una roccia preda del mostro.

 

Ercole pensava che avrebbe ricevuto una ricompensa, come gli straordinari cavalli di Laomedon, reputati immortali e dotati di eccezionale velocità, se fosse intervenuto per evitare questo sacrificio.

Ercole si gettò in battaglia e riuscì a sconfiggere il mostro lasciandosi inghiottire per ucciderlo dall'interno.

 

Fedele a se stesso, Laomedon non ricompensò Ercole per aver ucciso il mostro e salvato Esione da morte certa.

Ercole vendicativo, non poteva digeriva di non essere stato ricompensato.

Raccolse una flotta, composta da diciotto navi che includeva grandi uomini come Telamone, padre di Aiace.

Quando il suo esercito conquistò la città, Ercole diede Esione in sposa a Telamone, e insieme ebbero un figlio, l'eroe Teucro.

Hercules diede a Hésione la possibilità di salvare uno dei suoi compagni d'armi troiani: scelse suo fratello Podarce, in seguito noto come Priamo.

 

Pochi anni dopo, il figlio di Priamo e nipote di Esione, un certo Paride, prese come pretesto per visitare la zia per rapire Elena, moglie del re di Sparta, Menelao, che scatenò l'inizio della guerra di Troia confronto con il leggendario Achille...

 
IL MOSAICO

 

 

Il mosaico policromo, rislaente all'epoca romana, raffigura la liberazione della principessa Esione da parte di Ercole.

La scena si svolge nei pressi di un promontorio roccioso, al quale era stata incatenata la fanciulla, davanti a uno specchio d'acqua da cui emerge la testa del mostro marino colpito dalla freccia di Ercole.

In posizione centrale c'è Esione, raffigurata mentre scende dalla roccia, sostenuta da Telamone.

Sulla sinistra, sotto la roccia, appare una specie di tempio in miniatura: secondo Helbig si tratterebbe di un cofanetto di profumi ma più probabilmente, come sostiene Winckelmann, sarebbe piuttosto una schematizzazione della città di Troia.

Sulla destra, Telamone aiuta Esione a scendere dalla roccia; infine, a sinistra, Ercole indossa solo una specie di larga cintura verde e tiene nella mano sinistra arco e frecce.

 

 
GRAZIE

 

 

 

Un ringraziamento speciale a Vincenzo Orlandi (funzionario comunale di Atina e membro di Euratina) e a Bianca Malitesta (Fondazione Torlonia)

 

 
LA FONDAZIONE TORLONIA

 

La Fondazione Torlonia nasce per volere del Principe Alessandro Torlonia, con lo scopo di preservare e promuovere la Collezione Torlonia, la più importante collezione privata di sculture greco-romane al mondo e Villa Albani Torlonia, tra le più alte espressioni di gusto settecentesco: “patrimonio culturale della Famiglia per l’umanità”, da tramandare alle generazioni future.

 

https://www.fondazionetorlonia.org/it